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Il mio nome è Davide Lenzi.
Nasco a Bologna all'Ospedale Sant'Orsola reparto maternità l' 08 maggio 2002, peso quasi 4Kg, ma nonostante questo la mamma dice che è stata una passeggiata (solo 2 ore di travaglio).

Mi distinguo subito con una voglia di fragola al braccio destro e a tutti, ma proprio tutti, faccio sentire la mia splendida voce, specialmente di notte.

La mamma spesso mi chiama "lallino" accompagnato talvolta da "adorato", per i primi mesi piango sempre, smetto solo quando sono in braccio alla mamma.

Appena sono in grado di fare i primi passi cerco di prendere i giochi di mia sorella Nadia e di farli cadere, non per cattiveria, solo perché mi piace sentire il rumore che fanno.
Quando sono in grado anche di dire qualche parola mi faccio capire dai miei genitori : voglio il "pricio" per lavarmi i denti, voglio vedere i dvd come "cocaontas" "mullanne" sono già in grado di chiamare mia sorella e non perdo occasione per fare tutto quello che fa lei.

Bevo molto latte con i biscotti che mi compra il nonno Adriano e bevo anche molti succhi di frutta con la cannuccia.
Tutti i giorni quando la Nadia è all'asilo vado dalla Nonna Maria Luisa, e quando lei non vede mi diverto a buttare giù dal terrazzino le "babby" una volta papà mi ha scoperto mentre lo facevo e mi ha dato un mucchio di sculacciate nel sedere e io ho pianto molto.

Ho anche due cugine la "cotanta" e la "egena" soprattutto la "egena" gioca molto con me anche perché abbiamo passato tutta l'estate insieme sia al mare che a Madognana dove c'erano molti bimbi, la Nadia andava sempre con loro, anzi scappava via con loro, io cercavo di andarle dietro ma era troppo veloce.

Ho conosciuto anche una bimba di nome Camilla che un pomeriggio ha giocato con me con una pallina.

Mi piacciono molto i capelli lunghi e mi diverto a giocare con quelli della mamma e della "egena", la mamma dice che da grande farò il parrucchiere di grido.

Papà mi ha insegnato ad andare in bicicletta con le ruotine, e la sera dopo cena facciamo un gioco molto divertente che consiste nell'attaccare molti pezzi colorati l'uno con l'altro cercando di riprodurre la foto nella scatola, papà dice che sono molto bravo.

Mi piacciono molto anche le spade, ma a volte quando gioco con la Nadia lei si mette a piangere e corre dalla mamma dicendo che a momenti le cavo un occhio, allora mi diverto a correrle dietro ed è bellissimo quando lei urla, solo che poi arriva papà e me la toglie.

So anche colorare con i pennarelli lo faccio quasi sempre dalla nonna Maria Luisa, ma lei a volte si arrabbia perché dice che devo colorare sul foglio non sulle mie mani e sulle braccia.